Con questa breve guida scoprirai tutto quello che c’è da sapere sul cartongesso, uno dei più importanti materiali di costruzione insieme all’intonaco.
L’origine del cartongesso
Questo materiale è stato inventato nel XIX secolo dall’americano Augustine Sackett e oggi è senza dubbio uno dei materiali più versatili ed utilizzati nell’edilizia, soprattutto in edifici che devono essere costruiti o ristrutturati in tempi brevi. È infatti facilmente reperibile in negozi di bricolage ad un prezzo accessibile e può essere acquistato in formato di pannelli o lastre.
Una parete di cartongesso può avere uno spessore di 8-10 cm ed è composta da due lastre e da un’intercapedine fatta di un materiale isolante e/o fonoassorbente.
Le tipologie di cartongesso
Ne esistono due principali categorie: il cartongesso generico ed il cartongesso resistente all’umidità. Ma non solo. Troverai anche altre varianti, ognuna di esse sviluppata con un preciso obiettivo.
Generico
Incredibilmente rapido da posare e facile da utilizzare, il cartongesso generico (gesso secco) è costituito da due strati di cartone o carta di costruzione, rafforzati ulteriormente da particolari materiali riempitivi. Infatti, nonostante sia poco noto, le lastre di cartongesso risultano essere molto resistenti nel tempo e sono usate principalmente per la costruzione di pareti divisorie o di rivestimento e di soffitti.
Resistente all’umidità
Questa seconda tipologia ha le stesse caratteristiche strutturali della prima, ma presenta una protezione aggiuntiva che permette alle lastre di cartongesso di non usurarsi nel tempo anche in particolari condizioni di umidità e di sbalzi di temperatura, come avviene ad esempio in bagni e lavanderie, ambienti con alta presenza di vapore.
Cartongesso resistente al fuoco e per l’isolamento acustico
Inoltre, è bene menzionare altre due importanti tipologie di tale materiale, sempre più utilizzate nell’ambito dell’edilizia, soprattutto da chi ha particolari esigenze e necessità nella propria abitazione o nel proprio ufficio.
Il cartongesso resistente al fuoco, ad esempio, è molto utilizzato sulle pareti adiacenti a fonti di calore come camini e angoli cottura ed è testato per resistere in spazi con elevate temperature.
Il cartongesso per l’isolamento acustico, d’altra parte, è usato principalmente da chi vorrebbe preservare un certo livello di privacy acustica, eliminando eventuali rumori. Ciò è possibile aumentando lo spessore dei pannelli utilizzati.
Vantaggi e applicazione
Due principali vantaggi sono senza dubbio la velocità di posa e la versatilità. Come già anticipato, il principale impiego di questo materiale riguarda le pareti divisorie, che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione. Per poter realizzare questa tipologia di parete è necessario posare una struttura metallica su cui vengono poi fissate le lastre tramite delle particolari viti, le quali saranno rivestite con dell’intonaco. L’intercapedine tra le due lastre viene poi riempita con dei materiali isolanti.
Un altro caso in cui si utilizza il cartongesso è quello della realizzazione di contropareti o controsoffitti. In entrambi i casi è possibile inserire all’interno dell’intercapedine degli impianti elettrici, cavi o tubi, favorendo la resa estetica dell’ambiente.
Infine, è possibile utilizzare il cartongesso per arredare la propria casa con l’inserimento di mensole, ripiani, piccole librerie a muro, ma anche per l’installazione di porte scorrevoli e porte filo muro, come quelle della linea Classic e della linea Absolute di Ermetika.

Dopo aver scoperto tutto quel che c’è da sapere sul cartongesso, leggi di più sulle tipologie di intonaco e sui prodotti Ermetika!